È il volto più noto dell’opposizione quello della 25enne Aya Homsi, nata a Bologna, figlia di genitori siriani. Sua la pagina facebook, “Vogliamo la Siria libera”, che tante simpatie ed antipatie le ha attirato. Aya Homsi, incurante degli insulti che qualcuno rivolge al suo indirizzo, e dei rischi che corre, continua a sparare contro il regime di Assad con l’unica arma che possiede: l’informazione!
Twitter, skype, facebook, messenger, sono le armi della sua guerra. Armi così devastanti, che qualsiasi governo – tanto più se dittatoriale – teme.
La sua nota odierna sulla sua pagina privata, è un atto d’accusa che pubblichiamo nella speranza che serva quantomeno a far riflettere:
E’ passato un anno e mezzo.
Un anno e mezzo è passato, un anno e mezzo dove giovani siriani nel paese vengono uccisi durante le manifestazioni in nome del valore di democrazia e libertà…un valore che tanti altri siriani sostengono anche fuori dal Paese.
E’ passato un anno e mezzo ove abbiamo visto morire più di 30.000 siriani nel silenzio dei media occidentali mentre i giornalisti nel Paese venivano uccisi.
E’ passato un anno e mezzo ove abbiam visto organizzazioni pacifinte pro palestina che sostenevano Assad mentre i palestinesi in Siria venivano uccisi.
E’ passato un anno e mezzo ove abbiamo fatto affermazioni politiche contro un regime criminale come quello siriano ed intanto per più di un anno abbiamo mantenuto l’ambasciata siriana a Roma aperta.
E’ passato un anno e mezzo in cui siamo stati solidali ai ragazzi uccisi durante le manifestazioni nelle città siriane ed intanto permettiamo ai pro Assad in Italia di manifestare nelle nostre piazze.
E’ passato un anno e mezzo per sentire Beppe Grillo sostenere Assad mentre lui costruisce autostrade nel paese democraticissimo come l’Iran.
E’ passato un anno e mezzo per oggi vedere organizzare iniziative a sostegno di Assad con Souad Sbai PDL(e mi chiedo perchè esista ancora nella politica italiana lei) assieme all’ex senatre Fernando Rossi (come ha fatto ad essere senatore??)
E’ passato un anno e mezzo e non ci siamo fatti mancare niente…anche l’assessore Clerici PDL di Varese che scrive VIVA ASSAD sul proprio facebook…ed il tutto passa nell’indifferenza.
E’ passato un anno e mezzo è vero…ma dal primo giorno ad oggi l’incoerenza e l’indifferenza comune è la stessa. Ed è vergognosa.
Aya Homsi